Charlie Hebdo oggi.

Oltrepassato il confine della satira si sfocia nel black humor, in qualcosa che non ci è nuovo, ma che accende gli animi solo nel momento in cui ci si sente chiamati in causa. 

Questo non è umorismo, dal momento che non fa ridere. Attenzione, però: non è stato neppure concepito per far ridere. La satira si prefigge, dall’alba dei suoi tempi, di far aprire gli occhi. 
L’indignazione ci sta e la vignetta appare, così, lampante esempio di pessimo gusto. Ma accalcati tutti a criticare /questo/ non ci si accorge del messaggio di fondo, – consegnato con mezzi discutibili, certo – ma tristemente vero. Vale a dire: le istituzioni che permettono, qua in Italia, scenari del genere, a loro volta non ci sono nuove

Morale? inutile aizzarsi contro vignettisti e fumettisti. 

Fatene pure di tutta l’erba un fascio, inneggiate alla satira – casualmente sugli altri – che più reputate consona. 

Rimane comunque un fatto importante. Il vignettista era cosciente di quanto sarebbe avvenuto in seguito alla sua pubblicazione. Il vignettista per lavoro e inclinazione conosce le conseguenze di un “tratto di penna più calcato”. L’intento era quello di metterci davanti un’italianità un po’ troppo stereotipata, sì, ma che ancora una volta, tra TV, governo e sotterfugi vari non ha impedito una simile tragedia.
#JeSuisCharlie e mi spiace che – mentre sui social si fa guerriglia -alla luce dei fatti persone sono morte. Persone vere, non su carta. E il cordoglio rischia di passare in secondo piano alla rabbia.
rimando, in più, ad un articolo che sicuramente meglio di me ha espresso la mia posizione in merito 

http://www.wired.it/attualita/2016/09/02/charlie-hebdo-terremoto-se-non-vi-fa-indignare-non-satira/

3 thoughts on “Charlie Hebdo oggi.

  1. Nico ha detto:

    Ciao Nathalie, è da un pò che non ti leggo, spero tutto bene! 🙂

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