Sol y soledad. 🌅⛵️🌞🇨🇺

« Bentornata a Cuba », le sue parole mi ricordarono la canzone dei Negrita, Hemingway. Giugno ha placato i miei nervi? No, decisamente no. Il sole picchiava forte sulla mia pelle, dorandola di un rosa scuro. « Sfoga la tua rabbia » sentivo odore di sigaro nell’aria. Era molto forte, invasivo, impregnava i miei vestiti leggeri. La maglia bianca larghissima copriva più del dovuto i pantaloncini di jeans. « …nella rabbia dell’oceano. » Sedevo sui gradini di un palazzo e con lo sguardo seguivo il perimetro di quelle case tutte colorate che avevo davanti, sotto una fittissima ragnatela di fili elettrici. Il cielo terso, c’avrei giurato, era diverso da quello di altri posti che avevo visto. Il cielo di Cuba è tutto particolare. Non vedevo l’ora che si colorasse dei colori del tramonto, di Piña Colada e di passeggiate sulla spiaggia.

n.m. 

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